Festival della poesia ambientale

Un contest fra giovanissimi al termine del quale chi vince è il Pianeta. Utile innanzitutto a far sentire la voce delle nuove generazioni sui temi dello sconvolgimento climatico, della protezione ambientale, della costruzione di un mondo più sano e giusto.

È “Climate speaks Italia”: l’evento speciale che Saperenetwork promuove giovedì 11 novembre, alla vigilia della chiusura a Glasgow del vertice Onu sul clima, insieme agli studenti del territorio che ospita il “Festival europeo di poesia ambientale”.

I laboratori hanno coinvolto il Liceo Classico e Linguistico “Immanuel Kant”, il Liceo Scientifico Statale “Francesco d’Assisi” e l’Istituto Comprensivo “Simonetta Salacone”, intitolato all’indimenticabile dirigente scolastica che si è a lungo impegnata per una scuola inclusiva e innovativa. E l’11 novembre ascolteremo i messaggi per il pianeta che emergeranno dal loro lavoro!

 

Il Liceo Kant ha partecipato con successo all'edizione 2021/2022 del  festival della poesia ambientale, con la 3BL che ha elaborato e presentato questo bel testo:
 

Dialogo della natura

(Parla l’aria) 

Io sono l’aria  

e son io l’elemento migliore  

di lati positivi ne ho tanti: 

Io diffondo ossigeno  

con l’aiuto delle piante;  

grazie a me chiunque respira. 

Io, col vento,  

che soffia e fischia, 

spazzo le nuvole; 

 per far splendere il sole  

e portare calore  

su questa terra. 

Che io rendo rigogliosa,  

cospargendo di polline 

ogni cosa. 

 

(Parla l’acqua) 

Ma tu, aria 

disturbi la mia quiete  

non ti fai più respirare. 

Con la tua cornice di gas  

sciogli i miei ghiacciai,  

con le tue sostanze  

mi inquini oramai. 

Per non parlare del buco  

nel tuo centro,  

si allarga ogni giorno dì più. 

Cara aria,  

non darti tante arie. 

Non se ne può più  

Delle tue temperature strane:  

a novembre si va ancora al mare. 

Io, acqua, sono indispensabile, 

perché niente ha vita  

senza me: 

nessuna pianta crescerebbe, 

nessun animale, né l'uomo,  

potrebbe sopravvivere.  

  

(Parla la terra) 

Quelle tue acque nere,  

di petrolio  

sono il demonio;  

sono trappola  

per tutti coloro 

che vivono in te. 

Bottiglie 

Buste 

Plastica ammassata,  

Estranea 

Alla tua natura. 

Qui nei miei boschi niente perisce,  

tutto rinasce.    

L'ossigeno che tutti respirano, 

le rocce che tutti sfruttano.  

 

(Parla il fuoco) 

Il vento è freddo, 

la terra è nuda,  

l’acqua è bagnata 

ed è per questo che io sono l’elemento migliore: 

perché cammino dritto per la mia strada. 

Io sono il fuoco 

 il migliore dei quattro elementi, 

scoperto quando gli uomini iniziavano ad usare le menti. 

Sono fonte di luce e calore 

Grazie a me l’uomo ha migliorato la sua digestione, 

ha imparato a tenere lontani gli animali selvatici e pericolosi,  

ad illuminare gli antri bui e tenebrosi.  

Sono la forza della natura,  

sotto forma di lava mi faccio creatura. 

 

(Parla l’aria) 

Tu, fuoco, rispettami  

Senza di me non avresti vita. 

Di distruzione e tragedia sei fonte,  

dissemini panico e morte,  

come facesti a Roma, ai tempi di Nerone;  

come hai fatto in Amazzonia, 

in Australia.  

Ecco,  

È questa la tua natura. 

Anche se vi devo dar ragione 

Presa dalla mia libertà 

La mia levità 

Non mi ero accorta dell’afflizione  

Causata all’uomo e alle città. 

 

(Parla l’acqua) 

È verità:  

anche io ho i miei punti deboli.  

Non sono più pura come nei tempi piacevoli. 

Quegli ammassi sembrano isole 

ma non son altro che  

plastica.  

 

(Parla la terra) 

Io sono casa per tutti  

ma riconosco  

i miei lati più brutti 

 

(Parla il fuoco) 

Io consento la vita sin dall’antichità 

Però ho anch’io i miei punti deboli  

in verità. 

 

(Parla l’aria) 

Però sapete: 

se ci riflettete 

Forse non è tutta colpa mia. 

C’è qualcuno 

Che egoisticamente 

Mi ha sporcata velocemente. 

Qualcuno che ha preferito accomodarsi 

Piuttosto che rispettarsi.  

Senza capire che se la casa 

non potrà più avere, 

è inutile starla a scaldare. 

  

(Parla l’acqua) 

Brutale  

è l'azione dell'uomo, 

lentamente sottrae  

tutto ciò che ho. 

E proprio lui 

è causa di tutto ciò,  

di tutti i nostri mali, 

del nostro radicale cambiamento. 

Traditi da coloro 

a cui doniamo la vita. 

 

(Parla la terra) 

La mia bellezza è nascosta dall’uomo 

che piano piano brucia ogni ramo. 

Ha costruito case, edifici 

lasciando poco spazio alle mie radici. 

Ho bisogno di respirare, 

o tutto andrà a peggiorare. 

Mi hanno riempita di rifiuti, 

dei miei figli son molti abbattuti. 

La colpa è di coloro  

di cui le risorse ristoro 

di cui la vita sostengo, 

ma da cui nulla ottengo. 

 

(Parla il fuoco) 

Mi usano per rovinare la vita. 

I piromani accendono fuochi  

irresponsabili  

e per colpa loro sono odiato dalla gente. 

È l’uomo che non sempre riesce a fare buon uso  

di ciò che gli viene donato. 

 Sono luce, calore, brace, focolare  

e questo agli uomini dovrebbe bastare. 

Basterebbe usarmi con attenzione,  

evitando di appiccarmi senza cognizione. 

 

(Parla la terra) 

Ma le crepe che l'uomo sta creando,  

presto si andranno curando. 

Il nero fumo delle fabbriche  

deve sparire, 

così che i boccioli  

possano tornare a fiorire. 

La terra lasciate respirare, 

di boschi e foreste  

i semi dovete ripiantare. 

 

(Parla l’acqua) 

Con crudeltà  

 ci sta distruggendo  

ma potrebbe sfruttare 

le nostre capacità.  

Io,  

ad esempio, 

gli posso fornire energia elettrica  

e vita per i campi. 

L'uomo deve metterci l'impegno,  

nel quotidiano,  

a non abusare  

delle risorse del suo regno. 

 

(Parla l’aria) 

Ma forse non è troppo tardi, 

si può ancora rimediare, 

però dobbiamo aiutarli  

e collaborare. 

Se non si fosse capito,  

io ho una forza 

inimmaginabile.  

Che se usata bene 

Energia può creare. 

Basta mettere  

in montagna e in collina  

delle pale eoliche 

che senza problemi 

farò girare, 

e gli uomini energia più pulita  

potranno avere. 

Ma purtroppo solo questo è poco,  

devono far qualcosa anche loro:  

con la bicicletta si possono spostare 

senza fare del male.  

Gli uomini non ci devono solo sfruttare,  

ma con noi devono collaborare.  

Però sbrighiamoci, 

perché ormai  

poco tempo ci rimane.

Per il video dell'evento dell'11 novembre cliccate qui: https://www.festivalpoesiambientale.eu/events/climate-speaks/